La Cupola del Duomo di Firenze
Il 7 agosto 1420 l’Opera di Santa Maria del Fiore dava avvio alla costruzione della Cupola della Cattedrale, il capolavoro di Filippo Brunelleschi.
La progettazione e la costruzione della Cupola sono praticamente svolte in contemporanea seguendo quanto prescritto nel documento redatto dal comitato degli 8 maestri e dipintori nel 1367. Le delibere prese dal comitato erano immodificabili e tutti i capomastri che succedevano nelle opere di completamento della cattedrale dovevano giurare di osservarle. Compresa la corretta esecuzione del sesto deciso in “misura del quinto acuto negli angoli”.
Naturalmente per la dimensione del vuoto, per i costi e, soprattutto, per la necessità di utilizzazione dello spazio sottostante alle funzioni religiose, era anche prescritta l’impossibilità di utilizzo d’impalcature interne con contro-cupole centinate in legno.
La realizzazione, quindi, prevedeva una precisione maniacale per conseguire il risultato ed è praticamente supportata da una misurazione continua, una serie notevole di modelli in scala e a grandezza naturale, bidimensionali, e tridimensionali, sistemi di misurazione ottica, macchine ed espedienti di cantierizzazione coordinata.
Vista l’impossibilità di conseguire misure precise in sito a causa del grande vuoto che fletteva le corde gettate da un lato all’altro dell’ottagono, vennero tracciate sul terreno a grandezza naturale delle sezioni orizzontali, per effettuare le quali Brunelleschi fece spianare un’ampia area sul greto dell’Arno, in modo da poter controllare precisamente le dimensioni lineari nel corso dell’esecuzione della struttura. Questo permetteva di posizionare accuratamente anche le centine degli otto costoloni, i quali comunque vennero realizzati contemporaneamente alla realizzazione delle otto vele, al contrario di com’era in uso nell’architettura delle cattedrali gotiche, che ancora si andavano a costruire in tutta Europa, compresa Milano.
In ogni caso sia le vele della cupola interna che quelle della cupola esterna, che in modo del tutto nuovo hanno lo stesso profilo, insieme ai costoloni sono costruite contemporaneamente e connesse tra loro da due costoloni interni e da due serie di dieci orizzontamenti. Il corpo strutturale di ciascun lato della cupola è come un edificio che si piega per andare ad incontrare il suo omologo contrapposto, fondendosi con i suoi omologhi contigui.
Il video qui condiviso è stato realizzato per la celebrazione del seicentesimo anno dalla fondazione.
Un’opera teatrale ben fatta che attraverso la rivisitazione dei testi del grande architetto e dei documenti storici ad esso riferibile ne traccia ed esprime la personalità geniale ed irrequieta, pur nella consapevolezza del proprio ruolo nella storia, non solo dell’architettura.